Foto:
Edizione 02 Ansa Barocca
La seconda edizione di ROMADIFFUSA ha portato l’attenzione sul cuore della città: l’Ansa Barocca. Il festival mira a modificare la visione cristallizzata di Roma come museo a cielo aperto, e prova invece a restituire la complessità del presente, facendo emergere le sue correnti contemporanee più vive e nascoste. In questo scenario, è possibile abitare il centro in modo temporaneo?
Abbiamo immaginato un set up per Piazza della Moretta: uno spazio che, nei giorni del festival, ha ospitato performance, esibizioni, dj set, ma anche momenti di pausa, di ascolto, di sosta. La piazza è stata pensata come una scena mobile, mutevole, in grado di adattarsi a diversi usi e flussi.
È in questo contesto che abbiamo inserito UNA SEDIA, un progetto nato dall’autocostruzione e per noi emblema della convivialità. UNA SEDIA è un oggetto semplice, costruito per sostenere il momento dello stare: attorno a un tavolo, in strada, in una piazza. È pensata per essere mobile, leggera, aggregabile. Non definisce un uso, ma lo permette.
Durante il festival, abbiamo posizionato nove elementi all’interno della piazza. Le sedie diventavano landmark e punti di ritrovo quando la piazza si riempiva; tavolini da cocktail nelle ore serali; luoghi di riposo durante il giorno. Erano dispositivi aperti: si lasciavano spostare, riorganizzare, abitare. Non c’era una forma predefinita, ma una possibilità da costruire.